In tutto il mondo vengono prodotti ogni anno quasi 70 milioni di tonnellate di mele. Nell'emisfero settentrionale, l’Unione europea è in assoluto il principale esportatore del mondo con un volume di produzione di circa 14 milioni di tonnellate, seguita dalla Cina con circa 1 milione di tonnellate esportate. Anche negli Stati Uniti si registra una produzione molto elevata. Nell'emisfero meridionale, i più importanti attori del mercato sono Cile, Nuova Zelanda e Sud Africa.
Il protocollo CT
Prendiamo ad esempio il trasporto delle mele dal Sud Africa alla Cina nei container refrigerati. In questo caso, alcuni tipi di frutta, come le mele, devono essere trasportati seguendo il protocollo del trattamento del freddo (CT) in base alle normative del paese di importazione.
Il protocollo CT prevede l’obbligo di trasportare le merci a una determinata temperatura “bassa” per un certo numero di giorni. Il protocollo CT generale è lo stesso per tutti i paesi importatori, ma ogni paese ha adottato requisiti specifici all'interno del protocollo, come ad esempio quelli che riguardano il numero di giorni, la temperatura richiesta o la posizione delle sonde. È bene pertanto assicurarsi di possedere le specifiche corrette! Se il protocollo non viene rispettato, il carico non sarà autorizzato all'importazione. Nel nostro esempio, il protocollo prevede che la merce sia conservata per 16 giorni a una temperatura pari o inferiore a +1° C.
Seguendo il protocollo del trattamento del freddo si cerca di evitare l’importazione di organismi come la mosca mediterranea della frutta. Il mantenimento della temperatura prevista per un determinato numero di giorni garantisce l’assenza di insetti, uova o larve vivi. In questo modo, si evita che vengano importati insetti che possono danneggiare il raccolto di un paese.
Per misurare la temperatura della frutta trasportata, si inseriscono delle sonde di misurazione in alcuni frutti in posizioni specifiche. I dati così registrati devono essere trasmessi alle autorità fitosanitarie del paese importatore. Se le normative vigenti sono rispettate, il carico è approvato per poter essere consegnato al destinatario.
Pertanto, la misurazione della temperatura non è una procedura svolta esclusivamente dal personale medico, ma anche dai professionisti della logistica che si occupano del trasporto delle mele. Il termometro utilizzato per rilevare la temperatura della polpa svolge un ruolo essenziale nel complesso processo di trasporto delle merci deperibili e la sua importanza non è poi così marginale come immaginato inizialmente. Le spedizioni conformi al protocollo del trattamento del freddo consentono non solo di mantenere le promesse fatte ai clienti, ma anche di preservare la sicurezza delle colture e degli habitat locali.
Per garantire che le mele arrivino in perfette condizioni e nel pieno rispetto del protocollo CT, i nostri esperti Kuehne+Nagel si attengono a severi protocolli di trasporto. I nostri specialisti del trasporto refrigerato verificano, gestiscono e controllano l’intero processo e intervengono, se necessario:
- Tutti i carichi CT devono essere preraffreddati in magazzino. Prima del carico, si misura la temperatura interna della frutta.
- Il responsabile fitosanitario locale ispeziona il carico prima del trasporto.
- Il container viene riempito nel rispetto di specifiche rigorose, tra cui, ad esempio, la calibrazione e il posizionamento delle sonde di misurazione nei punti predefiniti.
- Durante il viaggio, il funzionamento del container è costantemente monitorato al fine di garantire il rispetto dei requisiti.
- All'arrivo, i dati relativi alla temperatura vengono scaricati e comunicati alle autorità che autorizzano il carico all'importazione.
Al termine del viaggio, sulla tua tavola ci sarà un bel piatto pieno di frutta fresca e salutare.
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